Dl sicurezza, Nordio: “Massimario della Cassazione sgarbo al Colle”. Pd: “Scorretto e in malafede”

ROMA – "Massimario, sgarbo al Colle". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio in un'intervista a Il Messaggero tira in ballo Sergio Mattarella dopo la bocciatura del decreto sicurezza da parte dell’ufficio della Cassazione. Scoppia la polemica politica. Le opposizioni attaccano il Guardasigilli. La maggioranza lo difende. Duro il Pd: il ministro è “scorretto e in malafede”, dice la responsabile giustizia Debora Serracchiani. “Nordio ha ragione”, sostiene il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
Le parole di Nordio"La Cassazione, come supremo organo giurisdizionale, non ha detto proprio nulla, e se lo avesse detto, senza esser investita di un ricorso, avrebbe commesso un sacrilegio - prosegue - . Si è pronunciato l'Ufficio del Massimario con un intervento che ritengo irriverente, improprio e imprudente".
Per il ministro "È irriverente verso il capo dello Stato, perché contiene critiche radicali sul decreto sicurezza, sia sulla sua necessità ed urgenza, sia sui suoi contenuti, ritenuti manifestamente incostituzionali. Se così fosse, Il presidente sarebbe stato il primo a rilevarli, e invece non l'ha fatto". Lo ritiene, inoltre, "improprio, perché l'ufficio del Massimario della Cassazione ha competenza soltanto nel raccogliere le massime di giurisprudenza, in modo da fornire anche ai giudici di merito un'adeguata informazione e un indirizzo possibilmente omogeneo". "Questo - sottolinea - è un vero oltraggio al Parlamento sia pur espresso nel linguaggio aulico del giuridichese".
Serracchiani: “Ministro scorretto e in malafede”"Nordio fa un altro scivolone istituzionale trascinando il presidente della Repubblica in una polemica politica per difendere un decreto del Governo che ha scritto lui stesso, e questo è profondamente scorretto. Occorre una gran malafede anche solo per citare il presidente in relazione a valutazioni tecniche non gradite formulate dall'ufficio del Massimario della Cassazione. Il primo a doversi preoccupare di eventuali rilievi di incostituzionalità è proprio il ministro". Così la deputata e responsabile giustizia del Pd Debora Serracchiani.
"Il dato è che ancora una volta - aggiunge Serracchiani - Nordio attacca la magistratura, in modo scomposto e allarmante, confermando un'impostazione ideologica che vuole delegittimare il ruolo della magistratura e a piegare la giustizia agli interessi della maggioranza".
Rampelli: “Nordio ha ragione”"Nordio ha ragione. E ha ragione due volte: come magistrato e come ministro. Quanto scritto dall'ufficio del Massimario contro il dl sicurezza non è scritto da magistrati in una sentenza. Ma da tecnici che studiano, o dovrebbero studiare, le novità normative indicandone la corretta applicazione e senza esondare nella polemica politica. Cosa che invece è accaduta contestando i requisiti di necessità e urgenza del provvedimento.”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
“La Cassazione, – continua Rampelli – come dovrebbe ben sapere l'opposizione, emette sentenze sui procedimenti giudiziari verificando se le procedure siano state rispettate. Mai e poi mai emette sentenze su provvedimenti legislativi ancor meno sulla loro costituzionalità. Spetta alla Corte costituzionale fare da organo di verifica. Ma prima della corte c'è il Quirinale".
La Repubblica